Facendo seguito a quanto pubblicato nell’articolo del 3 gennaio 2019, ricordiamo che le risorse stanziate a titolo di ristoro dei maggiori costi sostenuti dagli autotrasportatori in conseguenza del crollo del Ponte Morandi a Genova, per il periodo compreso tra il 15/08/2018 ed il 31/12/2018, ammontano a 20 milioni di Euro; la cifra del ristoro per ogni singola missione sarà, invece, stabilita in base al numero totale delle richieste. Vengono ammesse al ristoro le missioni che hanno comportato trasporto di merci in conto terzi su strada nel periodo sopra indicato ed aventi le caratteristiche di cui al Decreto Ministeriale 555/2018.
Le imprese regolarmente iscritte all’Albo dell’Autotrasporto o al R.E.N. potranno accreditarsi e presentare la richiesta di ristoro per le missioni di viaggio compiute.
L’Autorità di Sistema Portuale, che ha il compito di raccogliere in modo informatico le richieste di ristoro, ha pubblicato nel proprio sito un primo avviso al fine di stabilire le fasi della procedura e le relative scadenze che qui riepiloghiamo:
dall’1 al 15 aprile – integrazione dati per le imprese già presenti nel PCS del Porto di Genova tramite le credenziali in uso; dal 16 al 23 aprile – registrazione e accreditamento dei soggetti titolati tramite PEC; dal 24 al 30 aprile – attività svolta dall’A.D.S.P. per la registrazione automatica delle imprese accreditate sul PCS del Porto di Genova al servizio; dall’1 al 20 maggio – registrazione e accreditamento imprese che non utilizzano i servizi del PCS del Porto di Genova, eventuale individuazione del soggetto titolato da parte delle imprese accreditate, inserimento anagrafica mezzi per tutte le imprese; dal 7 al 31 maggio – sottomissione delle richieste di ristoro.
Questo primo avviso sarà integrato con la pubblicazione delle linee guida per la presentazione delle domande, comprendenti il dettaglio delle varie tipologie di missione da considerare e le modalità tecniche di dialogo fra imprese di autotrasporto e Autorità di Sistema Portuale.
L’istruttoria, che proseguirà anche per il 2019 ed il 2020, interesserà milioni di documenti attestanti l’attraversamento del nodo urbano e portuale genovese.