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Un hackathon per la progettazione 3d sostenibile

Confartigianato Torino, in compartecipazione con la Camera di commercio di Torino e in collaborazione con alcune realtà associate, ha completato una delle progettualità denominate “Laboratori di imprenditorialità” sulla progettazione 3d sostenibile. Queste iniziative sono legate ai percorsi competenze trasversali e orientamento (PCTO) all’interno di alcuni Istituti Superiori della Città Metropolitana di Torino.

La coprogettazione è avvenuta coinvolgendo l’Istituto Tecnico Avogadro di Torino nella persona del referente PCTO Prof. Lambresa e l’azienda LLS 3D, una bottega artigiana altamente innovativa nata all’interno dei percorsi Mettersi In Proprio promossi da Confartigianato. L’impresa si occupa di produrre oggetti e prototipi 3D di alta qualità e fedeltà ad un costo ragionevole; fondata nel 2017 dall’imprenditrice Vivien Sardo.

Nello specifico, è stata messa in piedi una sorta di Hackathon della progettazione 3D sostenibile avente come sfida quella di riutilizzare degli oggetti di scarto prodotti dalla LLS 3D durante le sue normali attività di produzione (bobine all’interno delle quali sono avvolti dei filamenti), trasformandoli con l’aiuto della stampa 3D in oggetti utili innovativi e rivendibili sul mercato.

La sfida si è dipanata adattandosi agli orari degli alunni su una serie di incontri in classe tra marzo e maggio 2022. Hanno preso parte all’hackathon 24 ragazzi della classe 4B Meccanica dell’Istituto, suddivisi in 4 gruppi da 6 componenti ciascuno. I ragazzi sono stati divisi in modo equo per competenze e indole, in modo da assicurare la massima eterogeneità in ogni gruppo.
Nello specifico, gli obiettivi principali inerenti alla soluzione della sfida sono stati la progettazione di un modello 3D contentente una o più bobine più eventuali parti aggiuntive del modello stampabili in FDM.
Nella valutazione dei progetti, sono stati utilizzati diversi criteri di giudizio: dalla qualità del progetto (estetica, praticità, originalità, etc.) fino alla sua fattibilità / stampabilità e completezza, passando per l’ecosostenibilità (uno dei fattori più importanti) e la remunerabilità.

Un’occasione importante per favorire il lavoro di squadra e altre soft skill quale il problem solving e la creatività; ciascun gruppo ha identificato un nome per il raggruppamento e per il prodotto da presentare dopo un’attenta analisi, anche, online per valutare se la loro idea esistesse già, con quali competitor e con quali giudizi da parte del pubblico.
Un’introduzione ai principi del marketing per comprendere l’importanza di realizzare un prodotto cercando di andare incontro a un bisogno specifico del pubblico target, valutando il mercato potenziale e la definizione di un prezzo in base alle indicazioni di costo preliminare. A una delle lezioni ha partecipato, anche, Marco Mangione, imprenditore associato a vocazione sociale ecosostenibile che ha presenziato a una delle giornate per esporre il paradigma del riuso e del recupero dei materiali.

La giornata conclusiva del percorso, ha visto i 4 gruppi di studenti dell’Avogadro presentare i loro progetti sulla progettazione 3d sostenibile davanti a una commissione d’esame ad hoc rappresentata da: Vivien Sardo (Imprenditrice LLS 3D, che ha guidato e supportato i ragazzi per tutta la durata del laboratorio), Davide Testera (Referente area progetti/eventi di Confartigianato Torino, Patrizia Paparozzi (Settore Studi, Statistica, orientamento al lavoro e alle professioni della Camera di commercio di Torino) e il professor Lambresa, docente della classe partecipante. Anche se non facente parte della commissione, ha seguito con grande interesse l’incontro finale di presentazione, anche, Guido Cerrato, Dirigente Area Promozione e Sviluppo del Territorio di Camera di commercio di Torino.

Al gruppo “2+1 Design” decretato vincitore dalla commissione d’esame, è stata data la possibilità di produrre il proprio progetto utilizzando le stampanti 3D della LLS 3D, ricevendo tutto il supporto necessario dall’imprenditrice nella realizzazione finale dell’opera. Il gruppo di ragazzi ha proposto il “Giardino elicoidale” con una base circolare e una serie di ripiani personalizzabili dell’albero cavo che si adattano a ospitare una varietà di piante. Tra le altre proposte progettuali segnaliamo Round Chess (gruppo SPF), una scacchiera con pedine intercambiali personalizzabili; Easy Drink (gruppo A.C. Tua), un dispositivo per distribuire bevande su una serie di bicchieri e Clockcase (gruppo Bh-BobiHouse) un orologio da parete con uno spazio interno dedicato a ospitare chiavi e oggettistica varia.

Ricordiamo infine che i ragazzi che hanno vinto il contest hanno ricevuto, anche, dei buoni omaggio della prestigiosa gelateria Nivà, azienda associata a Confartigianato Torino diretta dall’imprenditrice Diana Debenedetti.

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