Confartigianato Torino informa che il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo Codice della crisi d’impresa e le relative soglie di allerta con il Dlgs n. 83 del 17.06.2022.
Si tratta dei tetti di debito contributivo e fiscale sopra i quali le imprese riceveranno le nuove segnalazioni di pre-allerta nell’ambito delle nuove procedure previste dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, che entrerà in vigore il 15 luglio 2022; prevedendo con sè una serie di nuove attività volte ad anticipare situazioni troppo gravi per essere risanate.
Sono previste specifiche soglie sopra le quali scatta la segnalazione:
- Debiti verso INPS e INAIL: l’allerta scatta con un ritardo di pagamento superiore ai 90 giorni, con soglie diverse a seconda della presenza o meno di dipendenti. Per imprese con lavoratori, la soglia è il 30% dei contributi dovuti l’anno precedente, con un minimo di 15mila euro. Per le imprese senza dipendenti, la soglia è invece di 5mila euro.
- Debiti verso l’Agenzia delle Entrate: per debiti IVA rileva una pendenza superiore a 5mila euro; per le altre tasse, i tetti variano in base alle dimensioni e tipologia dell’impresa: 1) imprese individuali: 100mila euro, 2) società di persone: 200mila euro, 3) altre società: 500mila euro.
- retribuzioni non pagate oltre il 50% da oltre 30 trenta giorni;
- insoluti verso fornitori da 90 giorni se di importo superiore ai debiti non scaduti;
- esposizioni bancarie e finanziarie scadute da 60 giorni ed esposizioni debitorie di cui all’articolo 25-novies, comma 1 del Ccii.
Assetto organizzativo: i nuovi obblighi
I nuovi vincoli sull’adeguatezza delle misure e degli assetti organizzativi dell’azienda, da adottarsi in funzione della rilevazione tempestiva della crisi d’impresa, comportano l’obbligo di adozione di misure tali a conformarsi alla codifica prevista per legge, rispondendo con misure e azioni concrete alle segnalazioni in merito alle situazioni di rischio rilevate.
In particolare, quando si riceve una segnalazione di allerta, bisognerà:
- adottare misure di controllo degli squilibri reddituali, patrimoniali o finanziari;
- prevedere indici di sostenibilità dei debiti per i sei mesi successivi;
- tracciare prospettive di continuità aziendale per l’esercizio in corso o i sei mesi successivi;
- delineare indici di sostenibilità degli oneri d’indebitamento con flussi di cassa,
- garantire l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi, evitando ritardi nei pagamenti reiterati e significativi.
Per ulteriori informazioni contattare l’area fiscale di Confartigianato Torino