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Assemblea Pubblica 2017

Si è tenuta sabato 28 Ottobre 2017, presso Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino in Piazza Carlo Alberto, l’Assemblea Pubblica 2017 di Confartigianato Torino dal titolo: “Modellare il futuro a misura d’impresa”.

Nell’intervento di apertura il Presidente Dino De Santis ha esposto una relazione articolata in cui sono stati toccati i nodi più sensibili per le imprese artigiane: lavoro e formazione, Impresa 4.0, infrastrutture e trasporti, fisco, burocrazia e credito. Lo spunto è stato offerto dai risultati di un’indagine interna, eseguita su un campione di associati, il 58% dei quali non ha promosso quanto è stato fatto nel primo anno di mandato della Giunta Appendino. De Santis ha affermato che Torino pare una città ingessata e l’amministrazione comunale sembra non riuscire a delineare o far comprendere una progettualità di ampio respiro. A distanza di un anno la Giunta Appendino avrebbe dovuto trarre profitto dai propri errori e sbandamenti, ma così non sembra essere stato. Non vorremmo che chi amministra Torino oggi finisse per concentrarsi solo sull’equilibrio dei conti anziché progettare il nuovo. Se non si vuole correre il rischio che Torino si ‘desertifichi’ occorre continuare a investire anche sull’artigianato.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno in Piemonte si è passati, in dieci anni, da poco più di 4.000 furti denunciati in negozi e botteghe artigiane nel 2004 agli oltre 9.500 del 2014 con una variazione superiore al 134% posizionandosi a metà circa della infausta classifica a livello regionale. . E nonostante l’apprezzabile azione di contrasto condotta sul territorio dalle forze dell’ordine, quasi il 76% dei furti subiti dalle imprese rimane impunito. Le nostre periferie sono territori in sofferenza che devono fare i conti con il dilagare della microcriminalità, dell’insicurezza e delle tensioni sociali, con il record di chiusure delle botteghe artigiane travolte dal peso del fisco e della burocrazia, con l’irrompere di un’immigrazione difficile da gestire.

Le periferie sono state al centro del programma elettorale della nuova Giunta ma ad un anno di distanza non si sono visti margini di miglioramento. Si sa che il processo di recupero è lento e costoso, ma gli artigiani che vivono e lavorano in queste zone difficili chiedono di più in termini di sicurezza e investimenti. Quello che si continua a percepire in queste zone è un senso di abbandono”.

Sempre dall’indagine realizzata da Confartigianato emerge che per circa un terzo degli intervistati l’intervento considerato prioritario consiste nella rimodulazione della tassa rifiuti su quanto effettivamente prodotto, mentre un terzo del campione indica nella lotta all’abusivismo il provvedimento di maggiore interesse, mentre il terzo posto del podio, con il 13%, viene assegnato alla richiesta di esenzione dell’IMU per gli immobili produttivi. “I risultati del nostro sondaggio evidenziano come la richiesta che maggiormente sta a cuore agli artigiani sia la rimodulazione della tassa rifiuti su quanto viene effettivamente prodotto. Infatti questa tassa incide notevolmente sulle voci di spesa. . A livello provinciale Torino risulta essere tra le città più tartassate, infatti viene applicata l’aliquota massima di 10,60 per mille anche per gli immobili produttivi. Per rendere più umano il peso del fisco sulla piccola impresa gli artigiani chiedono che si intervenga al più presto sull’IMU pagata, sugli immobili strumentali, rendendola completamente deducibile, ed evitando così di farla pesare come una tassa sulla seconda casa.

Uno dei temi che sono stati al centro del dibattito è stato quello legato all’innovazione elle sfide poste dalle nuove tecnologie. Un terzo del campione intervistato si è detto abbastanza disponibile ad innovare, mentre un altro terzo è poco interessato. È emerso, poi, che il 36% non è ancora attivo su internet, mentre il 33% ha un sito web per la presentazione aziendale e dei prodotti e solo il 15% è presente sui social media. Decisamente meno utilizzata è l’e- commerce (il 7%), ma tra le azioni considerate prioritarie per accrescere le competenze digitali c’è la formazione: il 75%. “Non dimentichiamo che sempre di più conterà la capacità di innovazione tecnologica. Molti mestieri artigiani, anche quelli tradizionali – ha aggiunto De Santis – difficilmente si potranno  fare senza innovazione, ma le imprese vanno aiutate con politiche dell’offerta che aumentino la produttività, la competitività e l’internazionalizzazione, in un circuito virtuoso di economia circolare. Confartigianato Torino lungo questo percorso è al fianco delle micro-piccole e medie imprese facendo sì che le opportunità offerte dal territorio e dall’innovazione diventino dei vantaggi reali per le nostre attività produttive”.

RELAZIONE DINO DE SANTIS

COMUNICATO STAMPA ASSEMBLEA 2017

INDAGINE CONFARTIGIANATO

Quello della connessione tecnologica delle MPMI è un tema affrontato anche da Mario Deaglio, professore emerito di Economia Internazionale all’Università di Torino, nel suo intervento incentrato sulla globalizzazione e i cambiamenti che toccano anche le imprese artigiane.  “Voi artigiani siete una delle spine dorsali della società – ha affermato Mario Deaglio – ma dovete prendere atto dei cambiamenti. Essere agganciati alla rete è un’esigenza irrinunciabile. È cambiato il rapporto tra venditore, fornitore e cliente: non solo tutti i negozi devono avere un sito in cui vengono indicati gli orari e le informazioni utili, non solo una mailing list da tenere aggiornata, ma occorre unirsi o dare vita a delle piattaforme telematiche che diano spazio mondiale ai prodotti.  Le giovani generazioni non hanno più reverenza rispetto agli oggetti del passato, vogliono una casa-taxi non una casa per sempre. L’artigianato deve saper fare i conti con queste esigenze”. Parole che non sono cadute nel vuoto ma che hanno trasformato l’Assemblea in un momento di confronto sulla ‘questione Torino’ che ha visto alternarsi i rappresentati delle istituzioni e delle diverse forze politiche presenti in sala, dall’assessore al Commercio della Città di Torino Alberto Sacco all’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero, quindi il vice presidente del Consiglio regionale Nino Boeti, il Sen. Stefano Esposito, il capogruppo di Forza Italia a Palazzo di Città Osvaldo Napoli e la consigliera regionale Claudia Porchietto.

Come di consueto, al termine dell’Assemblea, sono state consegnate le Targhe Fedeltà ad aziende associate che hanno festeggiato 25 anni di attività in Confartigianato Torino.

Quest’ultime sono:

  • Centro Impianti Srl: 1980

azienda fondata dal Sig. Icardi nel 1969, entrò a far parte della società il Sig. Vergnano nel 1979. Fino al 1997 l’azienda ha avuto sede a Torino per poi spostarsi nel Comune di Venaria. E’ specializzata nella riparazione di betoniere, pompe per il calcestruzzo e di qualsiasi attrezzatura utilizzata nella produzione del calcestruzzo.

  • Rossi Armando: 1995

l’attività inizia negli anni 40 con il padre. Nel 1949 si specializzano nella riparazione di Vespe e motorini. Negli anni 50 iniziano a riparare anche le automobili e continuano a farlo tuttora dopo 40 anni di lavoro.

  • Autocarrozzeria Veronese di Distefano Vito: 1995

la ditta nasce in Via Veronese, da qui la denominazione, nel 1964 come ditta individuale, specializzata nella riparazione di carrozzerie di autoveicoli.

  • GSP Srl: 1980

fondata nel 1979 offre servizi nella progettazione e riparazione di bilance soprattutto nel settore industriale sul territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta.

  • Calapristi e Pugese Snc: 1980

azienda nata nel 1972 con il Sig. Pugese e il Sig. Calapristi. Ad oggi mantiene la stessa denominazione perché conosciuti così. Si occupa di riparazione meccanica ed elettrauto.

  • Mondin Gabriele: 1980

ditta individuale nata nel 1980. Ha esteso la propria attività nel settore dell’autotrasporto nazionale ed internazionale.

  • Amoruso Giuseppe: 1980

nata come società negli anni 70, nel 1980 è rimasto unico titolare continuando a svolgere attività di ristrutturazioni con i privati e con altre aziende.

  • B.L.T. Srl: 1981

società nata nella metà degli anni 70 e trasformata in Srl nel 1981 con tre soci. Svolge attività di costruzione stampi in acciaio speciale e qualche piccola lavorazione di produzione stampi in materie plastiche.

  • Legatoria Cartotecnica Ferrero e C. Snc: 1981

nasce negli anni 70 come ditta individuale con il Sig. Ferrero Massimo, operando con attività di legatoria sviluppandola negli anni con nuovi macchinari e altri servizi annessi.

  • Micromolle di D’agostino Ing. Vladimiro e C. Snc: 1981

l’azienda nasce negli anni 50 per la produzione di biro, venendo poi ampliata negli anni con la produzione di molle di altro genere e di componenti elastici.

L’ANAP – Associazione Nazionale Anziani e Pensionati – di Confartigianato Torino conta 4 nuovi “Maestri d’Opera e d’Esperienza”

Il riconoscimento è riservato ai Soci che abbiano svolto per almeno 25 anni la propria attività nel settore di competenza, dimostrando perizia, passione, impegno e correttezza professionale.

Questi gli insigniti: Canducci Silvano (tipografia, grafica, stampa); Di Fiore Giovanni (costruzione mobili per negozi di acconciature); Falcocchio Giuseppe (acconciature); La Bella Pietro (doratura e laccatura).

Sono stati premiati infine tre i dipendenti di Confartigianato Torino (Luigi Carmagnola, Donatella Gallardi, Angela Gillardi) con il premio “Premio Fedeltà al Lavoro”  oltre alla storica funzionaria di Pinerolo Ivana Gallo che ha concluso la sua carriera in Confartigianato raggiungendo l’età della pensionamento, a lei un caloroso ringraziamento da parte di tutta la struttura di Confartigianato Torino.

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