A seguire una sintesi delle principali misure:
- Sono vietati gli spostamenti, nel proprio Comune, fra Comuni e Regioni, in qualsiasi orario, salvo per motivi di lavoro, necessità e salute, da documentare con autodichiarazione disponibile sopra
- Sospese le attività dei servizi di ristorazione. (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), è consentito l’asporto sino alle 22,00 e la consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.
- Dalla sospensione dei servizi di ristorazione sono esclusi mense e catering continuativo, osservando i protocollo di contenimento Covid-19.
- Aperte le somministrazioni di alimenti e bevande nelle aree di servizio, rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e aeroporti
- Sono chiuse le attività commerciali al dettaglio salvo per la vendita di beni alimentari e di prima necessità (elencate nell’allegato 23 del Dpcm 3 novembre), sia nei negozi di vicinato, sia nella media grande distribuzione
- Aperte: edicole, tabaccherie, farmacie, lavanderie, parrucchiere e barbieri (per le attività di servizi alla persona ammesse allegato 24 del Dpcm 3 novembre)
- Chiusi i centri estetici, consentite le attività di parrucchieri e barbieri secondo le misure di contenimento Covid-19 vigenti
- Non risultano sospese le attività produttive e industriali (commercio all’ingrosso, le attività artigianali diverse dai servizi alla persona)*
- Sospese le competizioni sportive, consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, con obbligo di dispositivi di protezione individuali, e attività sportiva solo all’aperto e in forma individuale.
- Chiusi musei, mostre, cinema, teatri, palestre, sale giochi, sale scommesse e sale bingo
- Mezzi di trasporto pubblico viaggiano al 50% della capienza, eccezione per i mezzi del trasporto scolastico
AGGIORNAMENTO PREFETTURA DI TORINO. Segnaliamo alcuni pronunciamenti ufficiali pervenuti dalla Prefettura in merito ai dubbi interpretativi del Dpcm:
In riferimento agli spostamenti per recarsi presso parrucchieri/barbieri fuori dal Comune di Residenza, comunichiamo il pronunciamento della Prefettura di Torino:
“Lo spostamento dei clienti verso saloni di barbieri e parrucchieri situati fuori dal Comune di residenza potrà essere legittimato esclusivamente nei casi in cui non sia disponibile nel Comune di residenza un servizio analogo o nell’ipotesi in cui nei Comuni vicini vi sia una maggiore offerta, anche, in termini di migliore convenienza economica, al fine di assicurare pari opportunità e motivati margini di scelta ai consumatori”.
La specificità del servizio reso dai predetti non consente comunque, come indicato nelle Faq del Governo,di superare il vincolo di ragionevole contiguità territoriale.
*in corso ulteriori approfondimenti con Confartigianato Nazionale e i vari livelli istituzionali circa casistiche specifiche del Dpcm in materia