Tra le novità previste dal DPCM 26 aprile 2020, l’Art. 2 comma 12, prevede per le attività produttive sospese, previa comunicazione al Prefetto territorialmente competente, che:
– è ammesso l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per l’attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione;
– è consentita la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture.
La norma consente a titolare/legale rappresentante, dipendenti o terzi delegati di recarsi in azienda per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservativa e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione oppure per l’invio e la ricezione di ordini da remoto e l’attività propedeutica alla spedizione, fermo restando il divieto di prosecuzione dell’attività produttiva.
Le attività indicate dovranno svolgersi nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria di cui al sopracitato DPCM nonché della normativa applicabile in materia, e del Protocollo nazionale di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del COVID-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto il 24 aprile fra il Governo e le parti sociali.
Facsimile modello per comunicazione accesso ai locali aziendali
>> Le comunicazioni sopraindicate per la Prefettura di Torino potranno essere inviate via PEC all’indirizzo protocollo.prefto@pec.interno.it dal legale rappresentante dell’azienda interessata allegando copia di documento d’identità.
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Per attività produttive non ricomprese nell’allegato 3 attività produttive consentite resta previsto fino al 3 maggio che, nel caso specifico di attività funzionali alla filiera delle attività consentite, l’operatore economico è tenuto a comunicare al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività produttiva, la continuità delle filiere delle attività consentite, indicando specificatamente le imprese e le amministrazioni beneficiarie dei prodotti e servizi attinenti alle attività consentite.
Facsimile modello per comunicazione attività funzionali
Allo stesso modo i soggetti non ricompresi nell’allegato 3 esercenti attività degli impianti a ciclo produttivo continuo sono tenuti a comunicare preventivamente al prefetto competente la ricorrenza delle condizioni previste dalla norma. In entrambe le ipotesi spetta al Prefetto una valutazione in merito alla sussistenza delle condizioni attestate dagli interessati, all’esito della quale potrà disporre la sospensione delle attività laddove non ravvisi l’effettiva ricorrenza delle condizioni medesime.
Facsimile modello per comunicazione attività a ciclo produttivo continuo
Per chi avesse già presentato comunicazione o autorizzazione alla Prefettura ai sensi della precedente normativa prorogata (DPCM 22.03.2020) non è necessario presentarla nuovamente salvo variazioni o prosecuzioni non comunicate.
Ricordiamo di avere a disposizione per i soggetti autorizzati all’accesso ai locali aziendali e per le attività funzionali alla continuità delle filiere essenziali/attività degli impianti a ciclo produttivo, oltre al modello di autodichiarazione degli spostamenti del Ministero degli Interni per comprovate esigenze lavorative, copia della comunicazione trasmessa al Prefetto, in modo tale da poterla esibire in occasione di eventuali controlli durante il percorso di lavoro.