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Fondo compensazioni, caro prezzi materiali in edilizia

Confartigianato Torino informa che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.100 del 30 aprile 2022 il decreto 5 aprile 2022 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che stabilisce le modalità con cui le stazioni appaltanti potranno chiedere di accedere al fondo da 100 milioni per le compensazioni da riconoscere alle imprese per gli appalti relativi al secondo semestre del 2021.

Le risorse del Fondo sono ripartite in parti uguali tra grandi, medie e piccole imprese, in modo analogo a quanto previsto dal Decreto Ministeriale 30 settembre 2021 per gli appalti del primo semestre dell’anno scorso, ma con due importanti novità: la diminuzione, da 60 a 45 giorni a decorrere dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di rilevazione delle variazione dei prezzi relativi al secondo semestre 2021, del termine entro il quale le stazioni appaltanti possono presentare domande di accesso alle risorse del Fondo, nonché l’istituzione di una piattaforma dedicata da utilizzare obbligatoriamente per la presentazione delle domande da parte delle stazioni appaltanti. 
 
L’obiettivo è ridurre i tempi di trasferimento agli operatori economici delle risorse assegnate alle stazioni appaltanti.

Il suddetto decreto con le rilevazioni degli aumenti subiti dai prezzi dei materiali edili relativi al secondo semestre del 2021 è stato firmato ad inizio aprile, ma non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

La dotazione del Fondo per l’adeguamento dei prezzi per l’anno 2022 è stata di recente incrementata di 150 milioni di euro. A tal fine, entro il 30 settembre 2022, il MIMS dovrà procedere alla determinazione con proprio decreto, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’ISTAT in attuazione della metodologia definita dal medesimo Istituto delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, verificatesi nel primo semestre dell’anno 2022, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi.
 
Infine, segnaliamo che, nel decreto-legge, cosiddetto “Aiuti”, approvato ieri in Consiglio dei ministri, tra le misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, per fronteggiare l’aumento dei prezzi materiali da costruzione e consentire la prosecuzione della realizzazione delle opere pubbliche avviate, è stato previsto lo stanziamento di 3 miliardi di euro per il 2022, 2,55 miliardi per il 2023 e 1,5 miliardi dal 2024 al 2016.
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