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Confartigianato – Petizione contro split payment

Con la presente vi comunichiamo che tutte le Organizzazioni imprenditoriali del comparto delle costruzioni, tra cui ANAEPA Confartigianato Edilizia, hanno promosso una petizione come segno tangibile della protesta forte e unitaria dell’intero settore finalizzata a portare all’attenzione di Governo e Parlamento gli effetti dello split payment (scissione dei pagamenti) e del reverse charge (inversione contabile), meccanismi che, dal 1° gennaio, impongono una procedura burocratica onerosa per il rimborso dei crediti IVA che legittimamente spettano alle imprese.

Il meccanismo dello split payment prevede che – in relazione agli acquisti di beni e servizi effettuati dalle pubbliche amministrazioni, per i quali queste non siano debitori d’imposta (ossia per le operazioni non assoggettate al regime di inversione contabile) – l’IVA addebitata dal fornitore nelle relative fatture dovrà essere versata dall’amministrazione acquirente direttamente all’erario, anziché allo stesso fornitore, scindendo quindi il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta.

Con l’introduzione dello split payment inserito nella legge di stabilità 2015, infatti, l’impresa continuerà a pagare l’IVA ai propri fornitori, ma senza incassarla, in quanto versata direttamente all’erario dal committente pubblico, determinando così per l’azienda una minore liquidità.

Il 5 febbraio sulle pagine del principale quotidiano economico italiano, Il Sole 24 Ore, le sigle di rappresentanza dell’artigianato e del commercio hanno pubblicato un appello per chiedere di utilizzare la fatturazione elettronica come unico strumento per contrastare l’evasione dei rimborsi IVA.

Vi invitiamo a sottoscrivere la petizione attraverso il portale ANAEPA www.anaepa.it

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