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Bonus edilizia | Chiarimento urgente su cessione dei crediti, leggi qui le ultime novità

Il D.L. Sostegni-Ter contiene una “stretta” sulla possibilità di cessione dei crediti fiscali, in particolare:

– nel caso in cui il fornitore abbia concesso lo sconto in fattura, il medesimo può cedere una sola volta il credito a terzi, comprese le banche, dopodiché il credito diventa incedibile; 
– in caso di cessione, il primo cessionario non può cedere ulteriormente il credito.

Inoltre, viene fissata la data del 7 febbraio 2022 quale termine entro cui possono essere “smaltiti” i crediti pregressi. Alla luce di tale disposizione i crediti che alla data del 7 febbraio 2022 hanno già costituito oggetto di opzione, possono essere ulteriormente ceduti una sola volta e pertanto gli imprenditori che hanno già comprato il credito (anziché concedere lo sconto in fattura), possono cederli un’altra volta. Il Presidente di Confartigianato Nazionale Marco Granelli ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi per denunciare gli effetti e chiedere la modifica delle disposizioni introdotte con l’art. 28 del Dl Sostegni ter che, con l’intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia, limitano il trasferimento dei crediti fiscali.

Le continue modifiche della disciplina dei crediti fiscali che si sono susseguite negli ultimi mesi hanno determinato incertezza sul mercato con l’effetto di bloccare le operazioni, anche, quelle che non presentano profili patologici. Inoltre, limitare a una sola cessione il trasferimento dei crediti determina un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di “assorbimento” in compensazione dei crediti stessi, con inevitabili incrementi di oneri finanziari in quanto si contrae il numero degli operatori che possono operare acquisizioni. Ancora una volta si è preferita la strada di introdurre misure restrittive che, però, danneggiano, senza ragione, i tanti operatori onesti.  Confartigianato si è attivata per richiedere interventi correttivi del testo, interverrà, in coordinamento con le altre rappresentanze d’impresa, in sede di dibattito parlamentare per richiedere lo stralcio della norma e, in subordine, per sostenerne la modifica al fine di rendere possibile almeno due cessioni e, in ogni caso, cessioni plurime nei confronti di soggetti istituzionali (banche, assicurazioni e soggetti iscritti all’albo degli intermediari finanziari). Soltanto così sarà possibile, per le imprese e i consumatori, utilizzare le opportunità dei bonus edilizia e contribuire sia al rilancio dell’economia, sia al raggiungimento degli obiettivi europei di efficienza energetica. 
AGENZIA DELLE ENTRATE: COMUNICAZIONE CESSIONE CREDITO, SBLOCCATA DAL 4 FEBBRAIO  

Implementata la procedura per permettere di comunicare le opzioni esercitate per gli interventi di importo complessivo non superiore a 10 mila euro e per i lavori in edilizia libera, senza necessità del visto di conformità.
A partire dal 1° gennaio 2022, infatti, nel caso di opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito l’obbligo di visto di conformità o dell’asseverazione di congruità delle spese non si applica a interventi di importo inferiore a 10 mila euro e in edilizia libera.
Fa eccezione il bonus facciate: gli interventi rientranti nell’agevolazione non beneficiano della semplificazione.

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